Alessio Onorati - info@alessioonorati.com
L'impiego di macchine radiogene come apparecchiature per effettuare radiografie, mammografie o acceleratori lineari di particelle, libera una notevole quantità di radiazioni ionizzanti, tipicamente i raggi X. Data la pericolosità che deriva da una prolungata esposizione a tali radiazioni, è opportuno limitare l'esposizione del personale operante, dei pazienti, ma anche di coloro che si trovano all'esterno del locale in cui viene attivata la sorgente radioattiva.
In funzione dell'attività della sorgente, si può intervenire attraverso l'impiego di schermature fino all'implementazione di appositi bunker dediti alla custodia delle sorgenti impiegato per i Controlli Non Distruttivi (gammagrafia industriale).
Di cosa si tratta?
Dopo un'accurata analisi inerente la modalità d'uso della macchia o della sorgente, il suo tempo di impiego, la destinazione e l'energia del fascio prodotto, definiremo con quali strumenti intervenire. Mi occuperò di progettare pareti protettive e, nel caso in cui le dosi di radioattività risultassero elevate come nel caso dei Controlli Non Distruttivi, progetterò la costruzione di un bunker: un locale strutturato con pareti, porte e soffitti adatti a ridurre la radiazione emessa dalla strumentazione secondo quanto definito dalla legge.
Come funziona?
Contattami tramite il form che trovi qua sotto, fisseremo un appuntamento telefonico senza impegno per comprendere nel dettaglio la tua situazione.
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